FilmUP.com > Forum > Tutto Cinema - LONTANO DAL PARADISO - FAR FROM HEAVEN
  Indice Forum | Registrazione | Modifica profilo e preferenze | Messaggi privati | FAQ | Regolamento | Cerca     |  Entra 

FilmUP Forum Index > Cinema > Tutto Cinema > LONTANO DAL PARADISO - FAR FROM HEAVEN   
Vai alla pagina ( Pagina precedente 1 | 2 )
Autore LONTANO DAL PARADISO - FAR FROM HEAVEN
OneDas

Reg.: 24 Ott 2001
Messaggi: 4394
Da: Roma (RM)
Inviato: 27-05-2003 12:20  
L'ho rivisto da poco, in dvd, dopo averlo solo "osservato" a Venezia, la sera dopo una indigesta maratona cinematografica.

Dove sono i campioni della democrazia ? Dove sono i civilizzatori, portatori di pace, maestri di tolleranza ad Hartford, Cunnecticut ?
Nella più grande democrazia occidentale può accadere che "essere gentili con i negri" sia una dote accomunabile al pollice verde o al saper preparare un polpettone gustoso.
Nel Paese della Libertà per eccellenza può accadere che la patina nella quale ti avvolgevi proteggendoti si trasformi in una melassa assassina se solo ti permetti di derogare dalle sue reogle ferree.

Il personaggio di Julianne Moore è, a mio parere, uno dei più commoventi e ammirabili della storia del cinema degli ultimi anni. Un ramoscello d'ulivo improvvisamente scosso dalle intemperie della vita che credeva tranquilla e placida. Ma è un personaggio forte che proporio nella sua intrinseca debolezza trova il coraggio di emanciparsi da un presente così vuoto e così inutile.Nei suoi occhi, nel suo intimo sorriso, c'è la forza di tutte le donne del mondo, costrette a combattere una battaglia secolare contro i pregiudizi che spesso le hanno rese schiave. Campione di pazienza e di tolleranza, è disposta a tutto pur di salvare la propria precedente esistenza ma non di abiurare alla propria anima tollerante ed aperta verso gli altri. Emblema del sacrificio al femminile, l'unico davvero degno di questo nome, attraversa la tempesta con dignità esemplare.


_________________
tu che lo vendi, cosa ti compri di migliore ?

  Visualizza il profilo di OneDas  Invia un messaggio privato a OneDas  Email OneDas    Rispondi riportando il messaggio originario
Dubliner


Reg.: 10 Ott 2002
Messaggi: 4489
Da: sanremo (IM)
Inviato: 27-05-2003 12:46  
Se già ero dispiaciuta di averlo perso al cinema, adesso sento un irrefrenabile voglia di noleggiarlo!
Appena lo vedo sparerò le mie impressioni.

  Visualizza il profilo di Dubliner  Invia un messaggio privato a Dubliner  Vai al sito web di Dubliner    Rispondi riportando il messaggio originario
naly01

Reg.: 26 Nov 2001
Messaggi: 2248
Da: Rignano Sull'Arno (FI)
Inviato: 06-06-2003 17:45  
Nell'era dei film kolossal e a grosso budget, di film pieni d'azione o di effetti speciali, di film costruiti su poche idee inutili o commerciali, Lontano dal paradiso appare come una piccola gemma in un mare aperto. Perché quest'opera di Todd Haynes non è solo un film ambientato negli anni '50, ma è anche un film DEGLI anni '50. Ispirato alle opere di Douglas Sirk, famoso autore melodrammatico in un tempo dove certi argomenti erano ancora tabù, Lontano dal paradiso ricalca in tutto e per tutto film come Secondo amore o Come le foglie a vento. Ma con una differenza: rendere esplicito tutto ciò che allora era solo suggerito. Allora ecco che temi come l'omosessualità del marito e l'amore della protagonista per il giardiniere nero compongono la base di questo splendido film. I colori sono quelli classici del melò, colori caldi e vivi, che propongono un autunno seplicemente perfetto grazie ad una fotografia che denominare ottima è riduttivo. Tutto è simbolico nella costruzione del film: colori avvolgenti e intensi si contrappongono a colori freddi e drammatrici e lo spoglio degli alberi autunnali è un evidente simbolo della caduta della protagonista che in pochissimo tempo si ritrova senza marito e addolorata per un amore impossibile. Cathy infatti è una devota moglie madre di due bambini che vede crollare tutte le sue certezze, e si trova costretta a combattere contro una società razzista e maldicente. Una delle bellezze di Lontano dal paradiso si trova sicuramente nel suo ruolo ambivalente e originale: attraverso un film in tutto e per tutto degli anni 50, racconta anche la nostra epoca, aggiungendo al suo essere un sapore di modernità. Un'opera piena di contenuti, che riesce ad analizzare e approfondire temi come il razzismo, l'oppressione, la frustazione, l'amore platonico, l'amore sofferto, l'amore materno, le ingiustizie, i problemi familiari, la quotidianeità, la ripetizione della vita, la difficoltà di un qualsiasi rapporto. Che sono, con le dovute differenze, temi ancora esistenti nel 2003: lo stress e la stanchezza a cui la gente è ancora sottoposta, i divorzi che crescono di numero e i matrimoni che diminuiscono, la paura ancora esistente della propria sessualità e i tanti pregiudizi che a tutt'oggi colpiscono la nostra società sono ancora completamente presenti. E Lontano dal paradiso combina a questi contenuti magnificamente trattati anche un'eccellente forma: più che un film, un dipinto. Un dipinto reso perfetto dalla grande interprete principale, una Julianne Moore che si trova ad essere la vera colonna portante di tutto il film. Un'interpretazione magnifica, meravigliosa, mirabile per un'attrice che si è sempre rivelata capace di una grande itrospezione psicologica e che Todd Haynes ha scelto per la seconda volta: i due avevano già lavorato insieme nel drammatico Safe (1992) dove la Moore regalò una delle sue migliori interpretazioni di sempre. La sua Cathy è un personaggio estremamente difficile, spezzato dentro ma elegante e sorridente fuori, che l'attrice rende con degli splendidi sorrisi traboccanti di felicità, e che in realtà sono solo la superficie di un'anima addolorata, oppressa e piena di tristezza. La capacità di suggerire solamente, utilizzando tutto il corpo e tutto lo sguardo in ogni minima mossa per rivelare ciò che Cathy ha davvero dentro, è stupefacente. E pur avendo un qualche difetto riscontrabile nel montaggio lento o comunque molto indagativo, Lontano dal paradiso si conferma uno dei migliori film dell'anno che portandoci indietro nel tempo, non solo ci fa riflettere sulla società in cui viviamo, ma riesce anche a commuoverci e coinvolgerci come pochi film sanno ancora fare.
_________________
Sono impossibile da dimenticare
e difficile da ricordare.


IOMA 2007

  Visualizza il profilo di naly01  Invia un messaggio privato a naly01  Email naly01  Vai al sito web di naly01     Rispondi riportando il messaggio originario
Vai alla pagina ( Pagina precedente 1 | 2 )
  
0.017840 seconds.






© 1999-2020 FilmUP.com S.r.l. Tutti i diritti riservati
FilmUP.com S.r.l. non è responsabile ad alcun titolo dei contenuti dei siti linkati, pubblicati o recensiti.
Testata giornalistica registrata al Tribunale di Cagliari n.30 del 12/09/2001.
Le nostre Newsletter
Seguici su: